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lunedì 20 giugno 2016

Gaeta, tappa obbligata nel centro del Tirreno

A Gaeta, nella parte interna Ovest di porto S. Antonio, in corrispondenza della torre municipale di colore rosso con orologio ben visibile dalla rada, si trova l'approdo turistico Base Nautica Flavio Gioia, protetto da un molo di sopraflutto di circa 200 m; nello specchio acqueo interno c'è un pontile di circa 80 m.
Per chi vuole risalire (o scendere) il Tirreno, Gaeta è una tappa praticamente obbligata. In dieci ore di navigazione, la si raggiunge da Procida, Ischia o Pozzuoli. In dodici, tredici ore, invece, si arriva partendo da Anzio o Nettuno. Andando verso nord ci sik potrebbe fermare nel porticciolo di san Felice Circeo. Io ci ho provato, ma quando ho sentito l’ammontare della tariffa per una notte, non ho avuto dubbi: dritti dritti fino a Nettuno.

La base nautica Flavio Gioia, dove ho trovato ospitalità, ha un ingresso complicato solo a parole. E’ divisa dalla base militare americana da una barriera di “salsicciotti” galleggianti. Per entrare nella darsena, bisogna tenere questi “salsicciotti” alla propria sinistra. Sul Canale 9 vi riceveranno gli ormeggiatori della Base che vi verranno incontro con un gommone e vi indicheranno l’ingresso e il vostro posto. Se necessario e se c’è vento, vi daranno anche una mano spostandovi o tenendovi la prua.

Orario di accesso: continuo.
Accesso: mantenersi a 50 m dalla zona militare presso il molo S. Antonio decelerando con velocità massima di 5 nodi.
Fari e fanali: 2330 (E 1562.5) - fanale a luce fissa rossa, 2 vert., portata 1 M sull'estremità Nord del pennello del molo di sopraflutto; 2330.3 (E 1562.6) - fanale a luce fissa verde, 2 vert., portata 1 M sull'estremità Sud del pennello del molo di sopraflutto; 2330.5 (E1562.7) - fanale a luce fissa rossa, 2 vert., portata 1 M sull'estremità della banchina rifornimento carburante.
Fondo marino: sabbioso.
Fondali: in banchina da 2,00 a 5,00 m.
Radio: Vhf canale 09 (servizio continuo).
Telefono: direzione approdo Lungomare G. Caboto, 93 tel. 0771.311013/14 fax 0771.464580 - www.basenautica.com E-mail: info@basenautica.com
Posti barca: 200 in acqua; 250 a terra su carrelli per imbarcazioni fino a 5 m, con servizio rapido di alaggio e varo.
Lunghezza massima: 50 m.
Divieti: di transito nell'ambito della Base Nato.
Venti: N - NE.
Traversia: NE e ENE
Ridosso: SW - W - NW – N

La Base si trova praticamente all’interno del borgo. Attraversate la strada a doppia corsia e infilatevi in uno dei numerosi vicoli:troverete vecchi sapori e tanta magia. Su improvvisate bancarelle, molti contadini vendono frutta, verdura da loro coltivate e a volte anche formaggi di propria produzione. E poi tanti, ma tanti ristorantini. Io ne ho provato uno che consiglio vivamente: “La tana di Cagliostro”. Antipasti di mare in porzioni industriali, pasta con le vongole, fritto di gamberi e calamari, dolce, acqua, vivo e limoncello per un totale di 25 euro. Ma attenzione: la sera dovete prenotare e comunque dovete avere soldi in contanti: non hanno pos per bancomat o carte di credito.

Gaeta è una città che ha la storia scritta sul mare. Non per nulla era una delle repubbliche marinare e base della flotta pontificia. Insoimma, storia a parte,  a me Gaeta piace.
A Gaeta non c’è stazione ferroviaria: dovrete arrivare fino a Formia. Ma in compenso c’è un autobus molto comodo che vi porta fin lì. (La domenica, ovviamente, il numero delle corse è limitato).

Da Gaeta, infine, è possibile arrivare facilmente alle isole pontine. Ponza è distante solo una trentina di miglia. Insomma, si può fare. 

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